La produzione letteraria in lingua d’oc, caratteristiche

Produzione letteraria in lingua d'oc

La produzione letteraria in lingua d’oc: alcune caratteristiche

Contemporaneamente alla produzione letteraria in lingua d’oil, si sviluppa nella Francia meridionale una produzione lirica, opera soprattutto dei trovatori, e in lingua d’oc.

Sono pervenute circa 2.600 composizioni in lingua d’oc, la cosiddetta lirica provenzale, che venivano accompagnate, nella loro “esecuzione “, dalla musica. I trovatori, gli autori, si spostavano di corte in corte, spesso erano dei nobili e si rivolgevano ad un pubblico selezionato, che si rivede in questi testi lirici, in quanto espressione dell’etica feudale.

Il tema principale di queste liriche, della produzione letteraria in lingua d’oc, era l’amore cortese, il fin d’amor, cioè l’amore perfetto e rappresentava per il trovatore l’elevazione spirituale. Questo tipo di amore rifletteva i codici dei rapporti feudali, contrassegnati dalla sottomissione, in questo caso la servitù d’amore, e l’oggetto di tale sentimento era nella maggior parte dei casi una donna sposata, che non doveva essere riconosciuta e quindi riceveva un senhal, uno pseudonimo. Una delle forme più frequenti d’amore era l’amor de lonh, l’amore lontano.

Nella poesia provenzale e nella produzione letteraria in lingua d’oc si possono distinguere due stili: il trobar clus, cioè il “poetare chiuso”, uno stile difficile; il trobar leu, cioè il “poetare leggero”, più semplice e accessibile.

La poesia provenzale presenta diversi generi:

  • La canzone (cansó), con versi di varia lunghezza e di argomento amoroso. Appartengono a questo genere le forme dell’alba e della pastorella, la prima che descrive la separazione degli amanti all’alba, la seconda la seduzione di una pastorella da parte di un cavaliere;
  • Il sirventese, componimento satirico o politico. Si distinguono anche il planh, un lamento funebre; il tensó, cioè la “tenzone”, una sorta di dibattito su un tema politico, il plazer, “piacere“, di argomento piacevole, l’enueg, “noia“, che invece descrive situazioni spiacevoli.

La poesia dei trovatori ben presto si diffonde fuori dalla Provenza, per esempio in Germania, dove i Minnesänger (“cantori d’amore“), rielaborano i temi della lirica provenzale, accompagnando i testi poetici con strumenti a corda, nelle varie corti, rivolgendosi a un gruppo d’élite.

I trovatori provenzali si spostano di castello in castello e, a partire dal 1209, a causa della crociata contro gli albigesi (eretici della Francia meridionale), cominciano una vera e propria migrazione che li porta anche in Italia settentrionale, dove si inizia a verseggiare in lingua d’oc: il più famoso dei trovatori italiano fu forse Sordello da Goito, citato da Dante (fu ammiratore dei trovatori provenzali e li definì punto di riferimento per le sue rime “petrose“). nella Divina Commedia. Successivamente, da notare l’esperienza della Scuola Siciliana, alla corte di Federico II, con componimenti scritti in volgare siciliano.

Tra gli autori più importanti troviamo Guglielmo IX d’Aquitania e Bernart de Ventadorn. Di quest’ultimo ci restano poco più di 40 poesie, soprattutto canzoni d’amore, nelle quali il poeta si distingue per la sincerità, l’immediatezza del sentimento e una grande abilità stilistica. Uno dei componimenti più importanti di Bernart de Ventadorn è Quando erba nuova e nuova foglia nasce; in questo testo il poeta, sullo sfondo di un paesaggio primaverile, si abbandona alla gioia d’amore nei confronti della dama, chiamata “Madonna“: il suo è un sentimento semplice, l’amore è l’unico “oggetto” della poesia. L’amore di Bernart è disinteressato, non chiede nulla, anche perché l’amore è fonte di sofferenza e la dama è fredda e distante.

Riverenza e soggezione sono i sentimenti che il poeta prova per la sua dama, nei termini della servitù d’amore; l’indifferenza della donna nei confronti del poeta può essere dovuta ad una sua caratteristica, di persona fredda e distaccata, ma può anche essere dovuta al fatto che spesso nella poesia provenzale la donna amata era sposata, per cui la sua identità e i suoi sentimenti devono rimanere nascosti.

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