Come sappiamo, il Natale è una festività cristiana che celebra la nascita di Gesù, considerato figlio di Dio. Secondo la Bibbia, Gesù è nato nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Ovviamente, esistono molte altre fedi e non tutte celebrano questa ricorrenza.
Indice dei contenuti
Domanda frequente | Risposta secondo l’Islam |
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I musulmani festeggiano il natale? | No, perché non è una festività prevista dal Corano e celebra la divinità di Gesù, non riconosciuta. |
I musulmani credono in Gesù? | Sì, lo riconoscono come Isa, un importantissimo profeta e messia, ma non come figlio di Dio. |
Possono fare gli auguri di natale? | Sì, come gesto di cortesia e rispetto verso amici e vicini cristiani, senza partecipare al rito religioso. |
Gesù nell’Islam: profeta e messia, ma non figlio di Dio
I musulmani riconoscono la figura di Gesù non come il figlio di Dio, ma come uno dei più importanti profeti (nabī). Nell’Islam, il suo nome è Isa ed è il penultimo messaggero di Dio (Allah), inviato per guidare i figli di Israele con una nuova rivelazione: l’Injīl (il Vangelo). Viene considerato il Messia, ma non il figlio di Dio, in quanto per l’Islam Dio è unico e indivisibile (Tawḥīd). Il Corano critica la Trinità, poiché il principio fondamentale della religione è l’assoluta unicità di Dio.
La nascita miracolosa di Gesù nel Corano
Il Corano narra la storia della miracolosa nascita di Gesù, concepito per intervento divino nel grembo della vergine Maria (Maryam), una delle donne più pie mai vissute secondo l’Islam. Riconosce anche la sua capacità di compiere miracoli con il permesso di Dio.
Perché i musulmani non festeggiano il natale
Questo è il motivo principale per cui i musulmani non festeggiano il Natale, così come la Pasqua: Gesù è considerato un profeta, ma non ha natura divina. I musulmani non celebrano la nascita dei loro profeti, nemmeno quella di Muhammad, in quanto tale pratica non è comandata dal Corano ed è considerata un’innovazione (bid’ah) estranea alla religione.
Le vere festività islamiche
I musulmani hanno due principali festività annuali: Eid al-Fitr, la festa che segna la fine del digiuno del Ramadan, e Eid al-Adha, la festa del sacrificio. A queste si aggiunge la preghiera comunitaria del venerdì, considerato il giorno sacro della settimana.
Come si comportano i musulmani durante il natale
Nonostante i musulmani non celebrino il Natale, l’Islam insegna a mostrare tolleranza e rispetto verso le altre religioni. Un musulmano che partecipasse attivamente ai riti natalizi (addobbando l’albero, scambiando doni con valenza religiosa) starebbe compromettendo la propria fede. Tuttavia, la convivenza in contesti a maggioranza cristiana ha portato a un approccio basato sulla cortesia.
Auguri di natale: un gesto di cortesia consentito
L’Islam spinge il credente a essere gentile con tutti. Per questo motivo, la maggior parte degli studiosi musulmani concorda sul fatto che non è un problema fare gli auguri di buon Natale ai propri amici, colleghi e vicini cristiani, come segno di rispetto e buona convivenza. Molti musulmani in Occidente, pur non celebrando, possono partecipare a cene o scambi di doni in un’ottica puramente sociale e di condivisione, senza attribuirvi significato religioso.
Fonte immagine per l’articolo sul Natale per i musulmani: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 06/09/2025
“Secondo la Bibbia, infatti, Gesù è nato nella notte tra il 24 e il 25 dicembre dell’anno 0” … BUFALAAAAAAA!
Scrivete articoli contraddittori e fuorvianti. Sul vs sito avete scritto: “Così simboli come l’albero di Natale, Babbo Natale, il presepe nonchè l’usanza di scambiarsi doni sono in realtà discendenti di consuetudini pagane precedenti. Stessa cosa anche per la stessa data, il 25 dicembre…” (09/12/2021)… e anche: “il 25 dicembre era anche il giorno consacrato al Sol Invictus oppure a Mitra (la giornata era ricordata come Dies Natalis Solii Invicti cioè Giorno della nascita del Sole Invitto). La scelta di sovrapporre la giornata del solstizio d’inverno con la nascita di Cristo era dovuta al tentativo di raccogliere l’eredità del mondo pagano e “donarle un nuovo significato” (09/12/2021).