Timothée Chalamet: la giovane promessa di Hollywood

Timothée Chalamet: la giovane promessa di Hollywood

Timothée Chalamet nasce a New York il 27 dicembre 1995, da madre statunitense e padre francese.

Quasi tutti, tra intervistatori e conduttori, almeno una volta hanno sbagliato a pronunciare il suo nome, ma per Timothée non è un problema: non è solito correggere le persone su come si pronunci, perché ritiene sia troppo pretenzioso; e quando in un’intervista gli è stata chiesta la pronuncia corretta, la sua risposta è stata «it’s whatever you’d like».  È, inoltre, perfettamente bilingue, avendo trascorso la maggior parte delle estati della sua giovinezza a Le Chambon-sur-Lignon, città di nascita dei nonni paterni. Timothée eredita indubbiamente la vena artistica dalla madre, Nicole Flender, da sempre appassionata d’arte e letteratura e per più di dieci anni ballerina a Broadway.

Proprio come la madre si iscrive e si diploma alla Fiorello H. LaGuardia High School of Music & Art and Performing Arts, scuola superiore di New York in cui è stato ambientato il film Fame nel 1980 e in cui hanno studiato celebrità del calibro di Al Pacino, Liza Minnelli e Adrien Brody.

Timothée Chalamet: la giovane promessa di Hollywood

La carriera di Timothée

Dopo aver recitato in alcuni cortometraggi, serie tv e film con ruoli minori, la carriera di Timothée Chalamet fa un balzo in avanti nel 2014, quando interpreta il figlio di Matthew McConaughey in Interstellar di Christopher Nolan.
L’anno della consacrazione è però il 2017, quando interpreta Elio nella trasposizione cinematografica del libro Chiamami col tuo Nome di André Aciman, sotto la guida di Luca Guadagnino alla regia. L’interpretazione di Chalamet nel dare vita ad un giovane alla scoperta della sua sessualità è estremamente delicata ed emotiva, e per essa riceve una candidatura come miglior attore in un film drammatico ai Golden Globe e come miglior attore protagonista agli Oscar.

Altro tassello importante dell’esperienza cinematografica di Chalamet è Beautiful Boy di Felix Van Groeningen accanto a Steve Carell. Film che racconta la storia vera di David e Nic Sheff, un giovane alle prese con la dipendenza dalla metanfetamina e della lotta di suo padre per salvarlo. In questa pellicola il giovane attore mette in scena un’interpretazione estremamente realistica (sicuramente grazie alla sua scelta di informarsi in maniera accurata sulle droghe e di incontrare Nic Sheff e altri tossicodipendenti prima di iniziare le riprese) in cui riesce ad oscillare dalla rabbia e l’aggressività alla paura e la disperazione che derivano dalla sua condizione.

Grazie alla sua interpretazione viene candidato ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Awards nel 2019.

Dal 2017 in poi la carriera di Timothée Chalamet non ha avuto interruzioni e ha continuato a lavorare con i registi più importanti di Hollywood. Per ben due volte ha recitato con la regia di Greta Gerwig, nel 2017 in Lady Bird e nel 2019 nell’acclamato Piccole Donne. Nello stesso anno, inoltre, prende parte al film A Rainy Day in New York di Woody Allen e al film storico Il re. Nel 2020 l’attore recita in The French Dispatch di Wes Anderson e viene scelto per interpretare Paul Atreides nell’adattamento cinematografico del romanzo di fantascienza Dune del 1965, uscito nel 2021 sotto la regia di Denis Villeneuve, e nel suo sequel previsto per il 2024.

Nel 2022 torna a lavorare con il regista che ha maggiormente influito sulla sua carriera – Luca Guadagnino – nel film Bones & All, un film horror che narra in maniera estremamente romantica e malinconica la storia d’amore tra due cannibali, nonostante il tema piuttosto crudo. È proprio questa interpretazione che viene considerata da molti la miglior prova attoriale di Timothée Chalamet fino ad oggi.
E non è finita qui, perché sono in arrivo nel prossimo futuro il film A Complete Unknown, film biografico su Bob Dylan, e Wonka, in cui vestirà i panni del cioccolatiere più famoso al mondo.

Timothée, inoltre, viene considerato dai media come uno dei giovani più influenti della sua generazione, soprattutto per quanto riguarda la moda, tanto da essere nominato da GQ come “l’uomo meglio vestito al mondo” nel 2020. Vogue, parlando di lui nel 2019, lo ha celebrato per la sua capacità di superare il confine della mascolinità tradizionale attraverso le sue scelte in termini di abbigliamento. Iconiche sono le sue apparizioni sui tappeti rossi dei Festival del Cinema e degli eventi di tutto il mondo, primo tra tutti il Met Gala, in cui riesce sempre a lasciare il segno con la sua capacità di far risultare eleganti anche gli outfit più audaci.

In conclusione, Timothée Chalamet nel corso degli anni ha indubbiamente dato prova del suo talento e della sua versatilità, riuscendo a impersonare ruoli totalmente diversi gli uni dagli altri, dimostrando di poter recitare accanto ai nomi più importanti del cinema di Hollywood ed esserne totalmente all’altezza. A ciò va sicuramente aggiunta la sua capacità nella scelta dei film che ritiene più adatti a lui, nonostante siano tanti i registi che fanno a gara per avere l’attore nei loro progetti. E, considerata la sua giovane età, (ha solo 27 anni) è inevitabile pensare che questo sia solo l’inizio per colui che viene considerato il miglior attore della sua generazione.

Fonte immagine in evidenza: screenshot dal trailer ufficiale di Wonka

A proposito di Rita Prezioso

Classe 1997, nata e cresciuta a Napoli. Curiosa per natura, da sempre appassionata di cultura in ogni sua forma, dall'arte alla musica passando per il cinema. Consumatrice seriale di serie tv e film. Nel tempo libero studentessa di Relazioni Internazionali.

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