Lazy Girl Job: il trend di Gabrielle Judge partito da TikTok

Lazy Girl Job il trend lavorativo di Gabrielle Judge partito da TikTok

Gabrielle Judge, un’utente di TikTok, a fine maggio ha pubblicato un video in cui spiega cos’è il Lazy Girl Job, letteralmente lavoro per ragazze pigre. Si tratta di un impiego lavorativo poco stressante, svolto da remoto e che dia la possibilità di guadagnare uno stipendio dignitoso.

Il suo concetto ha riscosso molto successo, soprattutto tra le donne. Oltre ai moltissimi like al suo post che lo hanno reso virale, ha preso piede l’hashtag #lazygirljob, che ha raggiunto i 17 milioni di visualizzazioni su TikTok e la sua pagina Instagram The Anti Work Girlboss pullula di curiosi e seguaci di quello che sta diventando un vero e proprio stile di vita. L’idea di fondo consiste nel ridurre le ore lavorative, privilegiare il lavoro agile ed assicurarsi uno stipendio adeguato, distaccandosi dall’idea di carriera a tutti i costi.

Lavoro per pigri?

Nonostante il nome, però, l’intento del Lazy Girl Job non è quello di promuovere la pigrizia a discapito della produttività, ma quello di proporre un approccio lavorativo più sostenibile e bilanciato. È un modo per pensare ad un’alternativa agli ambienti di lavoro intensivi e ad un modello spesso definito «sadico» che mette a rischio la salute mentale e fisica dei dipendenti. Il riferimento alla pigrizia è quindi inteso in chiave ironica: Gabrielle enfatizza ciò che potrebbe sembrare pigrizia e rilassatezza e tenta di promuovere un confronto con gli standard tradizionali del mondo del lavoro.

Lazy Girl Job: un lavoro su misura

Le donne, secondo Gabrielle Judge, risentono maggiormente della pressione lavorativa e sono chiamate ad incombenze differenti e spesso più gravose rispetto a quelle degli uomini. Ma il trend del Lazy Girl Job riguarda anche gli uomini ed è trasversale a tutte le età.

Basandosi sulla sua personale esperienza di sovraccarico lavorativo, ritiene che determinati tipi di lavori possano essere un modo per trovare il giusto equilibrio tra professione e vita personale. Nel suo video accenna ad alcuni impieghi che potrebbero rispecchiare in pieno la descrizione del Lazy Girl Job, come ad esempio quelli nel campo del marketing o content creation, ma l’essenza della sua idea non sta nel tipo di lavoro in particolare, bensì nella filosofia che sottende: cercare una professione che rispetti le esigenze personali e non risulti opprimente e deleteria per la propria salute.

Basta alla corsa alla carriera, basta alla competizione e ai ritmi serrati a cui il mondo del lavoro sottopone le persone: lavorare per vivere e non il contrario.

Com’è fatto il lavoro dei sogni?

Le caratteristiche che un Lazy Girl Job dovrebbe avere sono principalmente l’essere poco impegnativo in termini di sforzi fisici e mentali, avere una grande flessibilità oraria, la possibilità di essere svolto da remoto e uno stipendio dignitoso. La flessibilità, in questo senso, è cruciale: non essere vincolati ad orari di ufficio di inizio e di fine turno lavorativo favorisce una gestione più agevole della vita e degli impegni, in modo particolare per chi ha figli.

Un lavoro che dia la possibilità di pagare le bollette senza sentirsi stremati, favorendo il benessere psicofisico e l’equilibrio vita-lavoro, insomma.

Gli utenti su Tiktok e Instagram hanno recepito il messaggio e aderiscono al fenomeno in un’ottica basata sulla dinamica del Quiet Quitting, condividendo posizioni di lavoro flessibili e suggerimenti per acquisire piccole competenze per poterli svolgere. Si condividono, inoltre, i risultati ottenuti in termini di traguardi personali e cura di sé, dopo aver abbracciato tale stile di vita.

Lazy Girl Job in Italia?

Lavoratori in cerca di equilibrio, insomma, con l’obiettivo di evitare il burnout e vivere meglio. È una visione questa che trova d’accordo moltissimi. Nel suo video, la ragazza parla di stipendi che possono oscillare tra i 60 e gli 80 mila dollari annui, ma bisogna sottolineare che si tratta comunque di un contesto differente da quello italiano, con cui non è possibile fare paragoni.

Come sarà recepito il fenomeno nel nostro Paese? Prenderà piede o resterà confinato al di là della barriera lavorativa e salariale che divide dal resto del mondo?

Fonte immagine: copyright free creata con Leonardo AI.

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