Quadri di amore: 10 opere famose che raccontano il sentimento
Da quando ha fatto la comparsa su questo pianeta, l’uomo ha celebrato l’amore. O meglio: ha cantato, raccontato, messo in poesia e musica e, soprattutto, rappresentato questo sentimento travolgente, capace di assumere svariate forme. E quale occasione migliore per parlare d’amore, se non la festa di San Valentino? Ecco una lista di dieci quadri di amore che, siamo certi, strapperanno un’emozione anche al cuore più duro.
Indice dei contenuti
- Le forme dell’amore nell’arte: una sintesi
- 1. Il Bacio – Francesco Hayez
- 2. Il Convegno – Antonio Ambrogio Alciati
- 3. Gli amanti – René Magritte
- 4. Paolo e Francesca da Rimini – Dante Gabriel Rossetti
- 5. Il Bacio – Gustav Klimt
- 6. Amore e Dolore (Il Vampiro) – Edvard Munch
- 7. Sopra la città – Marc Chagall
- 8. Diego nella mia mente – Frida Kahlo
- 9. Heart – Keith Haring
- 10. Kissing Coppers – Banksy
Le forme dell’amore nell’arte: una sintesi
Opera (artista, anno) | La forma d’amore rappresentata |
---|---|
Il Bacio (Hayez, 1859) | Amore patriottico e passionale |
Il Convegno (Alciati, 1918) | Amore furtivo e sognato |
Gli amanti (Magritte, 1928) | Amore impossibile e incomunicabilità |
Paolo e Francesca (Rossetti, 1855) | Amore tragico e letterario |
Il Bacio (Klimt, 1907-08) | Amore estatico e fusionale |
Amore e Dolore (Munch, 1895) | Amore tormentato e vampirico |
Sopra la città (Chagall, 1918) | Amore come fuga e salvezza |
Diego nella mia mente (Kahlo, 1943) | Amore ossessivo e totalizzante |
Heart (Haring, 1982) | Amore universale e senza genere |
Kissing Coppers (Banksy, 2004) | Amore come provocazione sociale |
1. Il Bacio – Francesco Hayez
Onnipresente nei libri di testo e fonte di ispirazione per il marchio di una nota marca di cioccolatini, Il Bacio, dipinto da Francesco Hayez nel 1859 e conservato alla Pinacoteca di Brera, è l’emblema della passione amorosa. Nella sala di un castello medievale, una coppia si bacia. Colpisce il vestito della ragazza, di un azzurro intenso, e il giovane, di cui notiamo due dettagli: il pugnale che porta alla cintura e il piede sullo scalino, a indicare che sta per fuggire. Hayez, pittore emblematico del Romanticismo, nascose nelle sue opere un significato politico. Il Bacio unisce il fascino per il passato con lo spirito patriottico risorgimentale. Il giovane è un patriota costretto a partire per la guerra. I suoi abiti rossi, uniti all’azzurro di quelli della ragazza e al bianco della veste che s’intravede, richiamano la bandiera della Francia, alleata del Regno di Sardegna nella seconda guerra d’indipendenza contro l’Austria. L’ombra a sinistra potrebbe essere una spia austriaca, rendendo il bacio un addio carico di tensione.
2. Il Convegno – Antonio Ambrogio Alciati
Il nome di Antonio Ambrogio Alciati potrebbe dire poco. Nato a Vercelli nel 1878, si specializzò nella ritrattistica femminile. Il Convegno, del 1918, rappresenta però un tema diverso: l’appuntamento fugace tra due amanti, divisi da un cancello. Le mani dei protagonisti non si sfiorano, ma il giovane riesce a rubare un bacio alla sua amata. Le pennellate forti e materiche, tipiche della Scapigliatura lombarda a cui Alciati si avvicinò, conferiscono al dipinto un’atmosfera quasi onirica. E se il bacio fosse solo frutto della fantasia del giovane? Qualunque sia la risposta, l’opera rappresenta una delle forme più affascinanti dell’amore: la voglia di abbandonarsi ad esso, sfidando le barriere.
3. Gli amanti – René Magritte
Un uomo e una donna si baciano, ma i loro volti sono coperti da un lenzuolo bianco. Questa è la descrizione de Gli amanti, celebre opera del 1928 del surrealista René Magritte, conservata al MoMA di New York. L’opera emana un’aria enigmatica e conturbante. Una delle interpretazioni più accreditate la collega alla morte: da adolescente, Magritte vide il corpo della madre, suicida, ripescato da un fiume con la veste da notte avvolta sul viso. Il velo diventa quindi simbolo di un trauma, dell’amore impossibile tra un vivo e un defunto. Un’altra lettura, più universale, vede nel velo il simbolo dell’incomunicabilità: l’amore è cieco, non conosciamo mai veramente l’altro, e le nostre emozioni restano inespresse.
4. Paolo e Francesca da Rimini – Dante Gabriel Rossetti
In questa lista non potevano mancare gli amanti letterari per eccellenza: Paolo e Francesca. Il pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti dedicò loro questo trittico nel 1855. La storia è nota dal V canto dell’Inferno di Dante. Rossetti riassume la vicenda in tre scene: a destra, il bacio scatenato dalla lettura del libro “galeotto”. La luce intensa e i colori vividi, tipici dello stile preraffaellita, fermano il tempo. A sinistra, le anime dannate dei due amanti, avvolte in un abbraccio eterno, fluttuano in una pioggia di fuoco. Al centro, Dante e Virgilio osservano la scena, commossi. È una delle rappresentazioni più potenti dell’amore tragico.
5. Il Bacio – Gustav Klimt
Chi non conosce Il Bacio di Gustav Klimt? Tra tutti i quadri di amore, quello del pittore viennese, esposto alla Österreichische Galerie Belvedere, è forse il più riprodotto. Dipinto tra il 1907 e il 1908, nel suo “periodo aureo”, mostra una coppia abbracciata in uno spazio astratto e dorato. Klimt rappresenta i due amanti con caratteristiche distinte, ma unite dall’amore: l’uomo, con motivi geometrici rettangolari, simbolo di virilità; la donna, con motivi circolari e floreali, simbolo di femminilità. Il suo volto è in estasi, le guance rosse. L’oro, ispirato ai mosaici bizantini visti a Ravenna, sacralizza l’attimo. Klimt esprime la forza unificatrice dell’amore, capace di fondere due universi distinti in un unico, prezioso momento.
6. Amore e Dolore (Il Vampiro) – Edvard Munch
L’amore può assumere forme molto disturbanti. Lo sapeva bene Edvard Munch, che tra il 1893 e il 1895 dipinse Amore e Dolore. Una donna dai capelli rossi come il sangue abbraccia e bacia un uomo sul collo. L’uomo è pallido, quasi esanime, e l’atmosfera è cupa. Non è un bacio d’amore, ma un morso. Non a caso, il dipinto è conosciuto come Il Vampiro. La vita di Munch fu segnata da lutti e relazioni tormentate. Quest’opera è legata alla sua relazione tossica con la modella Tulla Larsen. Il quadro diventa così emblema del suo animo provato, che nell’amore trovò non una salvezza, ma una forza distruttiva che consuma l’individuo.
7. Sopra la città – Marc Chagall
Marc Chagall è uno dei pittori più affascinanti del ‘900. Nato in Russia, le sue opere, ispirate all’infanzia e alla cultura ebraica, sono piene di elementi fantastici. L’amore è una tematica predominante, in particolare quello per la moglie Bella Rosenfeld, sua musa. In Sopra la città del 1918, il pittore ritrae sé stesso e Bella abbracciati, mentre volano sopra la loro città natale, Vitebsk. Sotto di loro, la città è rappresentata in modo realistico, quasi cupo. Il volo degli amanti ha un messaggio potente: l’amore è una forza trascendente, capace di elevare gli individui al di sopra delle difficoltà e della miseria del mondo terreno, offrendo una via di fuga e di salvezza.
8. Diego nella mia mente – Frida Kahlo
Finora abbiamo parlato di quadri di amore dipinti da uomini. Ma Frida Kahlo ne è la controparte femminile più potente. Il suo grande amore era il muralista Diego Rivera. La loro storia fu travagliata, e questo autoritratto del 1943 (noto anche come *Autoritratto come Tehuana*) ne è una testimonianza. Vestita con l’abito tradizionale tehuana, Frida si ritrae con uno sguardo fiero, ma la sua mente è altrove: sulla fronte ha impresso il ritratto di Diego. Da questo “terzo occhio” si propagano radici che formano una ragnatela, simbolo di un pensiero ossessivo e totalizzante. L’amore qui non è un sentimento sereno, ma un tormento che la intrappola, un legame indissolubile anche nel dolore.
9. Heart – Keith Haring
Assieme a Jean-Michel Basquiat, Keith Haring è stata una colonna portante della street art. Fu un grande sostenitore dei diritti LGBTQ+ e della lotta contro l’AIDS, malattia che se lo portò via a soli 31 anni. Il suo marchio di fabbrica sono gli omini stilizzati. In Heart, del 1982, due di questi omini danzano, sorreggendo un enorme cuore rosso. La genialità sta nella loro semplicità: le figure non sono sessualmente identificabili. Sono uguali, senza genere. Il messaggio è chiaro e potente: l’amore è universale, non si classifica in base al sesso, alla razza o a qualsiasi altro costrutto sociale. È un legame che unisce tutti.
10. Kissing Coppers – Banksy
Chiudiamo con il misterioso Banksy. Kissing Coppers, apparso nel 2004 sul muro di un pub a Brighton, mostra due poliziotti britannici che si scambiano un bacio appassionato. La scelta di Brighton non è casuale: la città è nota per la sua vivace comunità LGBT. L’opera è una potente provocazione: prende un simbolo di autorità e ordine, spesso percepito come conservatore e omofobo, e lo sovverte, mostrando un gesto di amore e tenerezza. È una critica all’omofobia istituzionalizzata e una celebrazione dell’amore in tutte le sue forme, anche quelle che sfidano le convenzioni. Per la sua natura provocatoria, l’opera fu vandalizzata, poi rimossa e venduta all’asta per una cifra esorbitante.
Immagine di copertina: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 12/09/2025