Fado e dintorni: tra musica e parole al TIN con Antonella Maisto e la saudade

Fado e dintorni: tra musica e parole al TIN con Antonella Maisto e la saudade

 “Fado e dintorni: tra musica e parole” al Tin Teatro Instabile di Napoli sabato 3 e domenica 4 dicembre con Antonella Maisto : la recensione

L’associazione culturale “‘A Luna & ‘O Sole” ha presentato al Tin Teatro Instabile di Napoli sabato 3 e domenica 4 dicembre l’interprete Antonella Maisto nello spettacolo musicale intitolato “Fado e dintorni: tra musica e parole”, con la voce recitante di Anita Pavone, con Edoardo Puccini alla chitarra classica, con Roberto Trenca ai plettri e, infine, con Umberto Maisto alla chitarra portoghese.

La narrazione di un iter di viaggio

Ambizioso il progetto dell’associazione ‘A Luna & ‘O Sole di portare in scena un concerto che rappresenta anche, potremmo definire, la narrazione di un iter di viaggio, il quale, partendo da Lisbona, patria originaria del fado, sa percorrere via via diversi territori, in particolar modo, fa visita ad altre regioni (come la Grecia e il Sud Italia). Per le quali il rapporto con il mare è altrettanto importante, caratteristico ed essenziale, così come avviene per la capitale portoghese. Con l’obiettivo di dare voce a sensazioni ed a emozioni fortemente connotate dal punto di vista geografico, come la poesia, l’amore, l’emigrazione, la separazione, la speranza, l’attesa del proprio amato, il dolore, e per concludere,  la “saudade”, forse uno dei quegli stati d’animo più rappresentativi del popolo meridionale in assoluto.

“Fado e dintorni” e il racconto della “saudade

Entrando maggiormente nel dettaglio e parlando di “saudade”, ossia, di questo sentimento di malinconia, di nostalgia di ciò che è trascorso già e di rimpianto, che pervade in modo intenso e imponente chiunque sia lontano dalla propria terra natia. Sentimento che appartiene, nello specifico, per antonomasia, al popolo portoghese e a quello brasiliano, famoso e noto in tutto il mondo per il suo emblematico attaccamento a ciò che è passato, riesce a contenere e ad esprimere nella sua polivalenza anche quello che potrebbe essere definito come un certo “patohs” per il futuro.

La grandezza di Antonella Maisto in “Fado e dintorni”

Insomma, passando al contenuto e alla forma della rappresentazione in questione, la grandezza di Antonella Maisto è tale che la stessa, accompagnata dalla voce narrante di Anita Pavone, e dai musicisti sopra menzionati, riesce a farci vagare, viaggiare ed a tratti anche vagabondare, lungo tutta la durata della messa in scena, rendendoci nomadi e qualche volta anche gitani. Tra i balconi della vivace Lisbona, tra le strade del folcloristico centro storico di Napoli oppure tra i vicoli di un antico e panoramico paesino della Grecia, riuscendo a trasportarci mediante quel meraviglioso strumento che è la sua melodiosa voce in un altro universo.

In quello dell’”altrove”, che sa colorarsi ora di tutte le sfumature cromatiche che contiene il mar Mediterraneo, mantenendoci, come la saudade, in bilico, tra i rimpianti verso il passato e l’ansia del futuro, nelle pause tra una canzone e l’altra.  

 

Clelia Moscariello

Immagine in evidenza: teatro.it

A proposito di Clelia Moscariello

Clelia Moscariello nasce il 13 aprile nel 1981 a Napoli. Nel 1999 consegue la maturità presso il Liceo Classico Vittorio Emanuele II della stessa città e nel 2008 ottiene la Laurea in Scienze della Comunicazione con il massimo dei voti: 110/110 con lode. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, nel 2008 ottiene il diploma di consulente letterario e redattrice di case editrici da qui lavorerà fino a diventare giornalista pubblicista e collabora con le testate Periodico italiano magazine (www.periodicoitalianomagazine.it), Laici (Laici.it), “Il Giornale del ricordo” (www.ilgiornaledelricordo.it), “Il quotidiano nazionale indipendente L’Italiano news” ( https://www.litalianonews.it/), “Pink magazine Italia”, (https://pinkmagazineitalia.it/), "Eroica Fenice" (https://www.eroicafenice.com/)“Leggere: tutti”" (https://leggeretutti.eu/) ed il blog “Border Liber” (https://www.borderliber.it/) . Nel 2010 pubblica con Davide Zedda La Riflessione la prima silloge di poesie e racconti intitolata “L’ultima notte da falena”. Nel 2017 esce la sua seconda raccolta di poesie intitolata “Questa primavera” per Irda Edizioni. A luglio 2018 esce la raccolta di ballate, “Battiti”, per le Mezzelane Casa Editrice. A novembre 2021 esce la sua nuova raccolta di ballate e racconti, intitolata “Io non amo le rose”, pubblicata dalla “Pav Edizioni”. Attualmente, oltre al suo lavoro di giornalista, Clelia Moscariello collabora con diverse agenzie pubblicitarie ed editoriali come copywriter, tra le quali la DotGhost. Dal 2018 si dedica come autrice, blogger e come social manager alla sua pagina social “Psico Baci” riguardante le citazioni letterarie e la fotografia d’autore e al blog ad essa collegato: https://frasifamose.online/. È recente il suo esordio come conduttrice radiofonica presso diverse web radio, tra le quali “Radioattiva” ed “Extraradio”. Di recente, infine, ha conseguito una certificazione di recente in web marketing ed in social media marketing presso la scuola di Milano Digital Coach e collabora con il progetto “Amori.4.0” nel team di professionisti come giornalista e scrittrice, specializzata nelle tematiche di consapevolezza ed empowerment femminile, di mainstreaming di genere, di abbattimento degli stereotipi riguardanti l’educazione e di sensibilizzazione culturale relativa all’essere donna.

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