5 Scrittori spagnoli da conoscere: da Cervantes a Zafón

Scrittori spagnoli: dai mulini di Cervantes al noir di Zafón

La letteratura iberica vanta un grande prestigio, oltre che una varietà di generi ed opere e numerosi scrittori diventati famosi in tutto il mondo.
Il primo nome da ricordare è certamente quello di Miguel de Cervantes (1547-1616), conosciuto e apprezzato ovunque per il suo “Don Chisciotte de la Mancia” (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha), inserito anche nei programmi scolastici, ritenuto uno dei capolavori della letteratura mondiale.
Don Chisciotte, armato di una corazza obsoleta e di uno scudiero fedelissimo, affronterà i mulini a vento, i burattini e le greggi di pecore e ne uscirà sempre sconfitto e umiliato, dando voce alla pazzia, il vero di rifugio di chi rifiuta una realtà intollerabile. Quest’opera è considerata il primo vero romanzo moderno che, con oltre 500 milioni di copie, è il più venduto romanzo della storia.
Tra i più rilevanti scrittori spagnoli spiccano una serie di autori vissuti tra il XIX e XX secolo.
Mariano José de Larra, uno dei maggiori esponenti del romanticismo spagnolo, è diventato famoso per la sua unica pubblicazione, accostata alla carriera giornalistica, il Doncel di Don Enrique el Doliente, un dramma cavalleresco ambientato durante il regno di Enrique III de Castilla, soprannominato “el dolente” per le sue frequenti malattie. La vita di corte fa da contesto storico a una vicenda immaginaria, quella di un trovatore, Macías, che soffre per un amore sfortunato. Proprio questa caratteristica fa sì che si riconosca in lui l’alter ego di Larra, suicida a soli ventotto anni per i suoi fallimentari amori.
Benito Pérez Galdós (1843-1920) è invece considerato tra i più eminenti scrittori spagnoli, secondo solo a Cervantes. Si dedicò al genere drammatico, di natura realista, interpretando l’omonima corrente francese in chiave iberica, arricchendola di riflessioni sulla società. Proprio i suoi frequenti viaggi e la scoperta delle realtà socio-culturali circostanti lo convinceranno a proporre un progetto di rinnovamento attraverso i suoi romanzi: Tormento, Fortunata y Jacinta e Tristana.
Miguel de Unamuno y Jugo (1864/1936) fu un altro grande esponente del genere drammatico. Fortemente convinto che la vita fosse, in relazione alla ragione, una lotta eterna e senza vincitore, riconosce come modello ideale la figura di Don Chisciotte, per cui scrive la sua opera più importante, Vida di Don Chisciotte e Sancho. L’eroe appare come espressione dell’idealismo umano, nella sua lotta costante per raggiungere una meta, mai elemento di possesso ma pura utopia.

Scrittori spagnoli: uno sguardo alla modernità

Nel classificare alcuni tra i più famosi scrittori spagnoli non possono essere scartati nomi più moderni.
Manuel Vázquez Montalbán, militante socialista per venti anni incarcerato, è l’inventore del detective privato Pepe Carvalho, un cinico investigatore catalano, protagonista di 18 romanzi e numerosi racconti, a cui Camilleri si ispirerà per il nostrano Montalbano.
Appare doveroso concludere citando uno degli autori moderni che ha smosso le classifiche mondiali: Carlos Ruiz Zafón. Nel 2002, lo spagnolo pubblicò L’ombra del vento, ambientato nella Barcellona noir della Guerra civile, un capolavoro che ha registrato ben 8 milioni di vendite in tutto il mondo.

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A proposito di Carolina Cappelli

Mi chiamo Carolina Cappelli, ho ventun anni e sono nata e cresciuta a Napoli. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico Vincenzo Cuoco, ho deciso di iscrivermi al cdl in Lingue, culture e letterature moderne europee, per ampliare le mie conoscenze di lingua straniera, ma dopo il primo anno mi sono convinta ad optare per il cdl in Lettere moderne, più in linea con gli studi propriamente linguistico-letterari. I miei interessi spaziano da sempre nell’ambito artistico culturale: ho frequentato per qualche anno un corso di teatro fino a dedicarmi completamente, all’età di undici anni, alla danza, scoperta per caso dopo il continuo rifiuto di mia madre di iscrivermi a scuola calcio, dimostrazione della mia grande curiosità verso le cose più varie. Il percorso di studi a danza è stato formativo e ricco di belle esperienze, di vario genere, da spettacoli per strada a collaborazioni con il teatro Bellini di Napoli. La prima parte della mia formazione si è conclusa nel giugno del 2019 quando, dopo lo spettacolo di fine anno e gli esami accademici, ho conseguito il diploma in danza classica, moderna e contemporanea. Scrivere, invece, è sempre stato parte della mia vita. Il mio carattere irruente e testardo è sempre stato equilibrato dalla capacità di dar ordine all’espressione proprio mediante la scrittura. Inoltre, è sempre stato uno dei modi migliori per dar spazio alla mia forte sensibilità. Proprio questa mi porta ad essere una persona fortemente emotiva, sempre coinvolta a pieno in quello che fa, e molto attenta ai bisogni degli altri. L’aspetto sociologico dei fatti è da sempre, per me, fonte di particolare curiosità. Ciò mi ha spinto ad elaborare, negli anni del liceo, alcuni piccoli articoli pensati come un’analisi sociale di un fatto di cronaca popolare, essendo molto legata alla mia città d’origine. Queste prime prove sono sfociate in pubblicazioni su Il Mattino e Il Roma. La comunicazione, lo scambio di idee ed opinioni, le discussioni creative e la libertà di pensiero sono tra le cose che più ricerco perché determinanti per la crescita e la buona salute “spirituale”. Il mio sogno è quello di rendere la scrittura il mio pane quotidiano e questa collaborazione è la mia prima vera esperienza, per la quale sono molto entusiasta e fiduciosa. Spero di esserne all’altezza e, contemporaneamente, di poter crescere insieme. Grazie mille per la possibilità.

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