7 settembre 1940: la Luftwaffe bombarda Londra

7 settembre 1940

Il 7 settembre 1940 il bombardamento di Londra a opera della Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca, dà inizio alla fase finale della Battaglia d’Inghilterra, una campagna aerea avviata a luglio dalla Germania nazista contro l’Impero britannico. 

Nell’estate del 1940, a poco meno di un anno dall’inizio della seconda guerra mondiale, la Germania nazista e i suoi alleati avevano messo le mani su gran parte dell’Europa. Le invasioni della Polonia, Danimarca, Norvegia, Belgio, Paesi Bassi e Francia avevano proiettato le forze dell’Asse verso il successo, a maggior ragione se si considera il patto di non aggressione (Molotov-Ribbentrop) stipulato tra Unione Sovietica e Germania. Col fianco coperto a est e la neutralità di Spagna e Portogallo a ovest, Londra divenne dunque l’ultimo baluardo contro l’avanzata nazi-fascista in Europa. 7 settembre 1940.

Per questo motivo, il 10 luglio 1940, Adolf Hitler decise di dare inizio alla Battaglia d’Inghilterra, una campagna aerea condotta dalla Luftwaffe che avrebbe dovuto spianare la strada all’invasione dell’isola attraverso l’Operazione Leone marino. Soltanto un mese prima, le truppe anglo-francesi avevano subito una pesante sconfitta a Dunkerque contro i militari tedeschi, costringendo gli Alleati alla rocambolesca evacuazione via mare di 300.000 soldati, un evento che il regista statunitense Christopher Nolan ha di recente portato sul grande schermo.

Mentre Londra portava al termine il salvataggio di Dunkerque, il primo ministro britannico Winston Churchill tenne uno dei discorsi più famosi della storia, con cui fomentò la resistenza del suo popolo: «Combatteremo in Francia, combatteremo sui mari e gli oceani, combatteremo con crescente fiducia e con crescente forza nell’aria, difenderemo la nostra isola a qualunque costo.»

Una sorta di presentimento per quello che sarebbe successo da lì a un mese, quando Hitler diede inizio alla Battaglia d’Inghilterra. Gli obiettivi principali furono inizialmente i porti e i convogli di rifornimento, salvo estendere in un secondo momento il raggio d’azione ad aeroporti e infrastrutture della Royal Air Force (RAF), arrivando ai bombardamenti indiscriminati per estenuare la popolazione e costringere il governo a una resa. 

Il 7 settembre 1940 venne effettuato il primo di una lunga serie di attacchi su Londra, che fino al 31 ottobre dello stesso anno danneggiarono centinaia di migliaia di edifici e provocarono la morte di circa 20 mila persone. Sono diventate celebri le foto che ritraevano la popolazione londinese rifugiata nelle stazioni della metropolitana, soprattutto dopo il lavoro di ricostruzione storica effettuato dal fotografo Jim Dyson.

La Luftwaffe incontrò però sulla sua strada l’efficace sistema di difesa aerea e la resistenza della Royal Air Force, che nei cieli britannici tenne testa alle incursioni nemiche. Preso atto dell’impossibilità di neutralizzare la RAF, Hitler rinunciò all’invasione dell’isola, continuando però a bombardarla fino all’avvio di un’altra campagna militare, l’Operazione Barbarossa, con cui si intendeva conquistare l’Unione Sovietica. 

Il successo britannico fu il primo fallimento della macchina da guerra di Hitler, che fino a quel momento aveva registrato esclusivamente vittorie nell’ambito della seconda guerra mondiale. Oltre a impedire l’invasione dell’isola, la difesa della RAF diede uno scossone a una disillusa opinione pubblica, soprattutto negli Stati Uniti, dove serpeggiava il dubbio sulla capacità di resistenza britannica contro le forze dell’Asse. 

Immagine in evidenza: Flickr

A proposito di Salvatore Toscano

Salvatore Toscano nasce ad Aversa nel 2001. Diplomatosi al Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “S. Cantone” intraprende gli studi presso la facoltà di scienze politiche, coltivando sempre la sua passione per la scrittura. All’amore per quest’ultima affianca quello per l’arte e la storia.

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