Sanremo 2024, 74ª edizione del Festival | 3ª serata

Terza serata di Sanremo 2024

A seguito di due puntate all’insegna del successo che hanno stabilito rispettivamente i record del 65,1% e del 60,1% di share, Amadeus dà il via alla terza serata di Sanremo 2024, arrivato alla sua 74ª edizione – o meglio, Sattanta citando lo stesso conduttore.
Serata che, se fosse un film, si intitolerebbe Travolta contro tutti. Già, perché il conduttore ci va poco per il sottile, affermando che si sarebbe dovuto dedicare più spazio al toccante discorso del Maestro Allevi piuttosto che a quelle che ai suoi occhi risultano polemiche sterili. Ma torniamo a noi: la terza serata prevede l’esibizione dei restanti 15 dei 30 artisti presenti in questa 74esima edizione del Festival, che ieri – come ben ricordiamo – hanno indossato le vesti di presentatori: una novità assoluta con cui Amadeus ha voluto caratterizzare quello che si suppone essere il suo ultimo Sanremo da conduttore, quasi a voler confermare il suo desiderio di lasciare un’impronta importante nella storia della trasmissione

Vi siete persi la terza serata di questo Festival di Sanremo o volete ripercorrerne i momenti? Nessun problema, ci pensiamo noi… aggiungendoci una buona dose di ironia che non guasta mai!

La prima a scendere la scalinata è Loredana Bertè, indossando un abito così simile a quelli delle precedenti serate da far pensare che possa averne portato solo uno, o magari che abbia un guardaroba liberamente ispirato a quello di Mercoledì Addams. A completare il tutto una borsetta, forse quella rubata da Piero Pelù nel 2020, rimasta all’Ariston come cimelio assieme alla scopa di Gianni Morandi e al testo originale di Sincero. La Bertè, stasera in veste di presentatrice, annuncia il primo cantante in gara: Il Tre, che apre la gara esibendosi per primo, dopo aver dato il cambio di guardia a Clara che si è esibita in prima serata, mentre a lui – come ben ricordiamo – martedì è toccato esibirsi quasi in collegamento con Fiorello ne L’Aristonello. Probabilmente gli hanno messo fin troppa fretta, dato che pare non abbia avuto il tempo di fare il tanto agognato pisolino prima di esibirsi né lo shampoo, scelta sicuramente approvata dal collega Irama.
Il Tre ci ripropone Fragili: un brano dal sound contemporaneo, in cui alla melodia a tratti rap, a tratti ballad, abbina un testo dai toni profondi, che invita all’accettazione di sé, imparando a far pace con le proprie fragilità e a considerarle un punto di forza per riuscire ad esprimere la propria verità e vivere senza maschere. Un connubio che, come vedremo più tardi, è stato parecchio apprezzato dal pubblico. 

La terza serata del Festival di Sanremo 2024 sembra proseguire piuttosto rapidamente: è il momento di Alfa che, calatosi perfettamente nel ruolo di presentatore, prima di annunciare il prossimo cantante in gara decide di intrattenere il pubblico invitando tutti a riprodurre gli uhuh! che caratterizzano il suo brano Vai. Ma non è Alfa a doversi esibire stasera: terminato il momento degli ululati, il giovane, affiancato da Amadeus, annuncia il secondo cantante in gara. Si tratta di Maninni che, incantando il pubblico con un outfit firmato Antonio Riva di tutto rispetto – all’altezza dei meravigliosi look con cui ci ha deliziati Marco Mengoni nel corso della prima serata -, ci fa nuovamente ascoltare la sua Spettacolare. Una canzone che ci invita a vivere la vita in modo attivo e appassionato, cercando di catturare l’essenza dei momenti più straordinari, in modo che il pensiero di essi possa darci la forza necessaria per superare quelli più bui.

La gara continua a muovere i suoi passi rapidamente, lasciando al pubblico l’illusione, quantomeno per i primi minuti, che per una volta Amadeus non muoia dalla voglia di perdere tempo e imprigionarci nella sua tela fino a tarda notte, con grande sconforto dei fan di Masterchef. Senza troppe esitazioni, infatti, è il momento del terzo cantante-presentatore: Fred de Palma, il quale ha deciso di dare prova della sua versatilità, mostrando al pubblico di essere altro oltre alla sua fama di sfornatore di tormentoni estivi: si è calato così tanto nel ruolo di presentatore da aver probabilmente esagerato con l’eleganza, scendendo la scalinata abbigliato come se si stesse recando a un matrimonio (il suo). De Palma chiama ad esibirsi gli stravaganti Bnkr 44, che scendono la scalinata come se fossero appena arrivati da un rodeo con gli Avengers in stile Old town road di Lil Nas X. Praticamente i cugini 16enni che, dopo essere stati costretti a presenziare al matrimonio, hanno interpretato a modo loro l’invito a vestirsi bene. I Bnkr 44 cantano Governo punk, un ritratto generazionale che parla di esagerazione, voglia di contraddizione e rivoluzione, un grido liberatorio di chi vuole scrollarsi di dosso i preconcetti della società tradizionale. E i ragazzi risultano essere particolarmente rappresentati dal loro brano, accompagnando la performance canora con un azzeccatissimo balletto, reso ancora più ipnotico dalle luci psichedeliche che illuminano il palco durante il loro spettacolo. 

Amadeus interrompe momentaneamente per permetterci vivere un momento straordinario – nonché qualche istante di sobrietà dopo la psichedelica performance dei Bnkr 44: il coro della Fondazione Arena di Verona con l’orchestra diretta dal maestro Francesco Ommassini esegue Va pensiero di Giuseppe Verdi, una delle aree più famose della storia della musica. Per celebrare il riconoscimento del canto lirico italiano come Patrimonio dell’Umanità, il 7 giugno si terrà all’arena di Verona in diretta su Rai 1 e in mondovisione il più grande evento d’opera mai realizzato con i più grandi cantanti d’opera al mondo: saranno presenti 150 professori d’orchestra e oltre 300 artisti del coro. Un evento unico e imperdibile, che cade in un anno chiaramente importantissimo in cui si celebra il centenario della morte di Puccini

Si ritorna alla gara: a deliziare gli occhi degli appassionati di moda, durante questa terza serata del Festival di Sanremo 2024 è nuovamente Clara, con un meraviglioso abito nero di Armani Privè. Armata di un paio di occhiali da vista, quasi a voler far sentire rappresentate le studentesse in sessione che fanno le ore piccole per non perdersi neanche un istante dello spettacolo di Amadeus, Clara presenta i prossimi concorrenti: i Santi Francesi, i cui completi firmati Dolce&Gabbana ricordano tanto D’Artagnan e un moschettiere a caso. Amadeus ci tiene a far notare al pubblico che sono solo le 21:30, ma siamo già a buon punto con le esibizioni. Procede, quindi, con il rielencare tutti i concorrenti che si sono già esibiti: ciò nonostante Alessandro De Santis (voce dei Santi Francesi), indica se stesso mentre Ama pronuncia il nome dei Bnkr44. Ma glielo perdoniamo. Clara tenta poi un approccio amichevole con il duo mentre annuncia il titolo della canzone in gara, L’amore in bocca, ma i Santi Francesi le rivolgono lo sguardo terrorizzato di chi ha paura che venga rubato loro il pezzo, come è già avvenuto con lo sfortunato Cardiotrap. Convince ancora la performance del duo, vincitore della sedicesima edizione di X Factor; attraverso la limpida voce di De Santis e il gioco di parole che dà vita al titolo del brano si esprime un invito ad assaporare l’amore in maniera piena e coinvolgente, gustando fino in fondo anche gli aspetti più sensuali e romantici che questo può dare. 

È giunto il momento di presentare il co-conduttore della terza serata di Sanremo 2024: Teresa Maninn… ehm, Mannino, la quale, in cima all’iconica scalinata dell’Ariston, fa il suo ingresso con il botto rivelandoci un’inaspettata verità: le scale, oltre a essere estremamente pericolose – ne sa qualcosa Annalisa! -, sono pure inutili, poiché ci sono ben otto ingressi alternativi al palcoscenico. E tenta di opporsi, quindi, alla discesa, continuando a blaterare un poco convincente «no no, io non scendo!», che ci ricorda tanto la Cipollari con il suo «no Maria, io esco!» – se fosse a Sanremo le si dovrebbe chiedere da quale delle otto uscite. Alla fine, Teresa si lascia convincere, percorrendo la scalinata muovendosi a passo di danza, e dando vita alla performance che ci saremmo aspettati da Travolta – o che Travolta stesso avrebbe desiderato fare. Teresa continua il suo show, affermando che a Sanremo ci sono «più nasi che fiori» (non ci è dato sapere come dobbiamo intendere questa frase), per poi chiedere un bacio a stampo ad Amadeus, che rivendica il suo bonus bacio a una terza persona dopo aver concesso alla moglie Giovanna di realizzare il sogno di milioni di italiani – baciare Marco Mengoni – nel corso della prima serata.

Dopo aver protestato per il fatto che ad Amadeus spetti una stella sul palco, mentre a lei una banale sedia, Teresa ricorda al nostro distratto conduttore che ci sono anche dei cantanti in gara. Ed è così che vengono introdotti i prossimi presentatori: Il Volo, che probabilmente si aspettavano di avere parecchio altro tempo da perdere in camerino, dato che Gianluca Ginoble pare aver dimenticato di indossare la camicia. Prima di presentare il prossimo cantante che si esibirà nel corso della terza serata del Festival di Sanremo 2024, Teresa coglie l’occasione per esprimere pienamente il potenziale del suo abito ornato da piume, chiedendo al trio di farla volare. Finalmente è il momento di presentare il sesto cantante in gara: Mr Rain, la cui acconciatura inizia a far sorgere il sospetto che in realtà lo shampoo non sia proprio presente nell’hotel in cui alloggiano i concorrenti di questa edizione. Probabilmente la Garnier si è offesa per non essere stata chiamata come sponsor. Dopo la terza posizione dello scorso anno, Mr Rain è pronto a commuovere nuovamente il pubblico con Due altalene, una ballad che racconta di uno dei dolori più tragici e strazianti che si possano affrontare nella vita: la perdita di un figlio. Quest’anno non ha portato con sé i bambini, ma ha tentato di rimediare rubando le altalene dal parco comunale. Siamo pronti a scommettere che non siano più comode dei divani di Poltronesofà. 

Amadeus interrompe brevemente (seeee) la gara per dare il benvenuto e il bentornato in Rai a Massimo Giletti, ricordando l’imminente celebrazione dei 70 anni della storia della televisione: in occasione di questo importante compleanno, il 28 febbraio su Rai 1 si terrà uno spettacolo in prima serata, con apertura dello stesso Amadeus – che a coricarsi su uno dei divani di Poltronesofà per i 6 mesi successivi al Festival non ci pensa proprio. 

Ma i compleanni importanti non finiscono qui! Amadeus ne ricorda un altro che appartiene alla storia della musica: nel lontano 1984, un ragazzo «nato ai bordi di periferia» muoveva i primi passi in ambito musicale sul palco di Sanremo Giovani, aprendo le strade a 40 anni di incredibile carriera nel mondo musicale, riuscendo a far conoscere la sua musica anche ben oltre i confini nazionali. Stiamo parlando, ovviamente, di Eros Ramazzotti, che in questa terza serata del Festival di Sanremo 2024 ripropone la sua Terra promessa: e possiamo dire che dopo 40 anni continua a far alzare in piedi tutto il pubblico e a non steccare una nota.
Dopo aver intrattenuto il pubblico con alcuni aneddoti sulla sua carriera, tra cui l’incontro con Tina Turner – che ha dato vita al noto brano Cose della vita -, Ramazzotti chiede, piuttosto timoroso, ad Amadeus se questo intenda farlo cimentare nel Ballo del qua qua. Amadeus mostra non poco risentimento nei confronti di Travolta, sottolineando quanto poco basterebbe ad Eros per risultare più simpatico. Possiamo sentire esplodere, tra le righe, la sua voglia di rivolgersi a Travolta urlandogli in faccia le parole (gentilmente prese in prestito dalla Sandy di Grease): «sei un fasullo, uno sbruffone, vorrei non averti mai incontrato!». 

In diretta dall’Aristonello, appare poi sullo schermo un Fiorello altrettanto travolto dalla bufera mediatica, intento a leggere le notizie della non esattamente entusiasta reazione dell’ospite per la gag della sera precedente. Fiorello ricorda ad Amadeus chi è la vera vittima di questa vicenda: le papere, le quali sembrano aver denunciato il tutto all’associazione Papere italiane percependo l’accaduto come la peggior cosa a loro accaduta dopo la caccia – l’ha detto Fiorello, non noi. Fiorello rincara la dose, affermando che «se avessimo scippato due anziane fuori alla Posta ci avrebbero insultato meno». Il collegamento si chiude con il presentatore che, incatenato al tavolo del suo Aristonello per evitare un possibile sequel dell’accaduto, cita l’attesissimo Russell Crowe invitandolo a scatenare al suo segnale un Mamma Maria

Tocca nuovamente a Teresa interrompere la festa, ricordando che ci sono ancora dei cantanti in gara. Ce ne stavamo dimenticando anche noi. Viene chiamato quindi, in veste di presentatore, Gazzelle, che raggiunge il palco con l’incredibile voglia di vivere che lo caratterizza, sottolineata dagli immancabili occhiali da sole, quasi a voler coprire le occhiaie provocate da due sequestri di persona nelle ultime 48 ore. Gazzelle chiama sul palco Rose Villain, e il dubbio che ci sia una forza maggiore che impedisce ai cantanti di lavare i capelli prima di esibirsi diventa ora una solida certezza. Ma siamo pronti a perdonare Rose che, meravigliosa nella sua jumpsuit firmata Balenciaga, ripropone la sua Click boom!, particolare brano in cui alla strofa dai toni della classica ballad si contrappone un ritornello parecchio dance. L’impressione che si ha è quella di ascoltare due canzoni diverse che si alternano, ma funziona. E funziona anche grazie alla potenza vocale che la ragazza manifesta durante la sua esibizione. 

Pensavate che si stesse per proseguire la terza serata di Sanremo 2024 senza ulteriori indugi? Vi sbagliavate di grosso. Amadeus ci ricorda che Sanremo non è solo musica, ma è tante altre cose, tra cui riflessione, anche riguardo tematiche piuttosto importanti, che sembrano passare in secondo piano rispetto ai fatti di cronaca in rilievo sui notiziari. Stiamo parlando delle morti sul lavoro, un evento drammatico che continua a colpire con numeri impressionanti: 4 lavoratori al giorno, 4 uomini qualunque, non tornano più a casa dopo essere usciti per andare a lavorare. Ce lo raccontano Paolo Jannacci e Stefano Massini, attraverso le parole de L’uomo volante. Dopo l’esibizione, Amadeus ricorda quanto sia importante proteggere i lavoratori, coloro che esercitano semplicemente un proprio diritto che non dovrebbe prevedere la morte. Figuriamoci darla per scontata. «C’è un amore di cui non si parla mai ed è un amore, invece, fondamentale: l’amore che dovremmo avere per i nostri diritti, quelli che ci spettano chiunque tu sia. Ognuno di noi nella vita ha i propri amori che lo qualificano e lo identificano, che gli danno un’identità, ma ha anche soprattutto dei diritti che stanno alla base di una parola che in questo mondo di facili e stupide polemiche in cui tutto quanto viene spesso bollato con questa parola retorica – che poi non sa neppure cosa voglia dire – è una parola che in realtà io stasera voglio far risuonare a tutte queste persone che ci stanno guardando perché è molto bella ed è la parola dignità.», conclude Massini, le cui parole arrivano suonano come una scossa nell’animo degli spettatori.

La terza serata del Festival di Sanremo 2024 prosegue con un collegamento direttamente dal Suzuki stage: qui ci ritroviamo con le regine del pop italiano Paola & Chiara, che ci fanno sognare tra i loro immancabili glitter e l’iconica coreografia ingessata sulle note della hit Furore, nonostante qualche stecca riecheggiata dall’autotune. Non potendo riaverle in gara i mitici Ricchi e Poveri hanno ben pensato di proporre un medley delle loro canzoni Sarà perché ti amo e Mamma Maria affiancati proprio dal duo iconico di Paola e Chiara, quindi tenete ancorate le parrucche perché sul palco avremo un momento di cultural reset, di quelli che ricorderemo per le prossime edizioni del Festival.

Parlando di regine si passa all’immancabile regina del cinema italiano: Sabrina Ferilli. In un abito firmato Alberta Ferretti e con la sua verve romana che la contraddistingue che annuncia il suo ritorno in Rai con la serie Gloria di Fausto Brizzi che narra la storia di una donna di una certa età – definizione che, associata a se stessa, ha suscitato non poco disappunto da parte dell’attrice. E, a proposito di età, la Ferilli fa finalmente notare pubblicamente ciò che tutti abbiamo pensato dalla prima serata: ma quanto è cresciuto il figlio di Amadeus negli ultimi due anni? Praticamente è passato dallo stato di lattante a quello di giovanotto nel corso degli anni trascorsi dal padre all’Ariston. 

Ok, abbiamo di nuovo dimenticato che ci sono dei cantanti in gara in questa terza serata di Sanremo 2024. Ma si rimedia chiamando sul palco Dargen D’Amico, con un tutt’altro che discreto completo bianco (anche stavolta firmato Moschino), con una trama composta dalla ripetizione della scritta parole – quelle che non abbiamo capito nella canzone di Sangiovanni. Dargen, così a suo agio nelle vesti di presentatore da far pensare che ambisca al ruolo di co-co per il prossimo anno, chiama sul palco Alessandra Amoroso, che attraverso le note di Fino a qui ripercorre le tappe della propria carriera, con un testo che parla di crescita e di consapevolezza. Inoltre, nel corso della sua esibizione, Alessandra pronuncia le parole «caramelle anti-panico alle 2:43» mentre l’orologio segna le 22 e 43. Per niente inquietante

Come di consueto, arriva il momento della sponsorizzazione di Poltronesofà: i nostri artigiani della qualità non lo lasciano il posto fisso, probabilmente hanno preso casa all’Ariston e sono lì, esattamente su quel divano, dal 2020, non si sa se per il piacere di godersi comodamente lo spettacolo o perché vengono pagati più di John Travolta. 

La terza serata del Festival di Sanremo 2024 prosegue con l’ingresso a sorpresa di Gianni Morandi, in anticipo sulla tabella di marcia, senza la sua mitica scopa (probabilmente se la contendono i cantanti nei camerini) ma con l’immancabile entusiasmo che lo contraddistingue. Gianni richiama sul palco, con una professionalità che sembra ricordare al mondo chi era (il co-conduttore per eccellenza) e che potrebbe ritornare, la nostra Teresa, la quale appare nuovamente in cima alla scalinata, mostrandoci di averci preso un certo gusto a sperimentare gli ingressi al palco più angusti – o forse vuole solo testare la capacità delle scale di saper cambiare, come quelle di Hogwarts. Teresa afferma di voler cogliere l’occasione per fare tutto ciò che non ha mai fatto nella vita, e la sua prima richiesta è quella che, probabilmente, avanzeremmo tutti noi al cospetto di Gianni Morandi: chiede, infatti, al cantante di intonare C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones. E Gianni, chiaramente, non se lo fa ripetere due volte, esibendosi in una performance che soddisfa le aspettative non solo di Teresa, ma di tutta la platea: il ragazzo che amava i Beatles e i Rolling Stones, nonostante sia ormai un po’ datato, è in grado di far ballare non meno di un ragazzo che incontra una ragazza. Non soddisfatto, Gianni chiede ad Amadeus di potersi esibire nel Ballo del qua qua. Lui sì che ci tiene ai diritti delle papere

Morandi, ricordandosi di non essere tra i cantanti in gara, abbandona il palco, lasciando spazio alla prossima presentatrice: si tratta di Big Mama, che scende le scalinate con un outfit piuttosto eccentrico, con tanto di tiara sul capo – la quale rappresenta il peso di tutte le speranze che in lei hanno riposto coloro che l’hanno eletta capitano al Fantasanremo. Emozionatissima, presenta gli ottavi concorrenti: si tratta dei Ricchi e Poveri, i quali, avvolti in accecanti completi fucsia, più che alla terza serata del Festival di Sanremo 2024 sembrano essere intenzionati a sostituire Margot Robbie e Ryan Gosling in un remake italiano del film Barbie. Il duo si esibisce sulle note di Ma non tutta la vita, con una performance che ricorda tanto quella di What I’ve been looking for in High School Musical – ovviamente la versione di Ryan e Sharpay. Qualcuno li ha definiti patetici, ma in fondo tutti sappiamo che, se la stessa canzone fosse stata cantata da Annalisa, sarebbero in vetta alla classifica del Festival, oltre che nelle playlist di Spotify dei giovanissimi. 

Amadeus annuncia ora l’ingresso dell’ospite internazionale della terza serata di Sanremo 2024: si tratta, come sappiamo, dell’amatissimo attore neozelandese Russell Crowe che, onde fuggire il più lontano possibile dall’eventualità che il conduttore gli chieda di cimentarsi sulle note de Il Pulcino Pio, si presenta sul palcoscenico con un brano già organizzato, con tanto di band pronta a suonare. Dopo averci emozionati con la sua interpretazione di Let the light shine, Crowe dimostra una certa padronanza della lingua italiana pronunciando, per la gioia di tutti, la celebre frase de Il Gladiatore «Al mio segnale… scatenate l’inferno.». Segue una breve intervista prontamente interrotta da Teresa, che non riesce a trattenere l’impulso di abbracciare Crowe. La comica siciliana gli rivela, poi, di aver scoperto che – come svariate star – anche Crowe ha un parente italiano, anche se non ha un cognome che richiama l’Italia, come DiCaprio o… «Travolta?», l’interrompe l’attore, mimando con le mani il gesto del qua qua. E, come se non bastasse questa per niente velata frecciatina a mostrare il suo disappunto nei confronti dell’atteggiamento del collega, Crowe si rivolge al pubblico, scandendo il labiale «What that fuck!», conquistando gli applausi della platea e una risata complice di Amadeus.

Giusto per ricordare al pubblico che anche tra di noi ci sono i ricchi e i poveri, Amadeus apre il collegamento con Costa Smeralda, dove ad attenderci a bordo c’è Bresh con Guasto d’amore. Artista che ritroveremo stasera nella serata cover al fianco di Emma per deliziarci con il medley tanto atteso di Tiziano Ferro. Noi non aspettiamo altro che intonare le note di Sere Nere a squarciagola immaginandoci circondati dalle luci che si muovono a tempo avvolti tutti da un’unica sensazione, uno spettacolo che solo un suo concerto può regalare. 

Il prossimo cantante a calarsi nel ruolo di presentatore è Irama, che ha i capelli così sporchi che tra un po’ fanno il giro e diventano puliti. Il ragazzo chiama sul palco la figlia d’arte Angelina Mango, la quale ha furbamente deciso di nascondere la chioma – raccolta in due trecce – con un cappuccio, mostrando di sapere come si camuffa l’effetto ‘nzevato. Scelta meno azzeccata è quella dell’abito: l’impressione che si ha è quella che abbia sbagliato camerino e si sia ritrovata in quello dei ragazzi di Mare Fuori – in procinto di girare la prossima stagione. Angelina si scatena sulle note di La noia, un dinamico brano che riprende la cumbia latina, dando prova di avere una vocalità impeccabile e un’incredibile energia – in netto contrasto con quella di Irama, che stavolta pare avere la stessa voglia di vivere di Gazzelle.

I prossimi a percorrere la scalinata sono i The Kolors, travolti dal loro stesso tormentone in sottofondo tanto da proseguire le scale ballando a suon di Un ragazzo incontra una ragazza. Il frontman Stash, così gasato dall’impatto social del meme dalle sue molteplici personalità, arriva in tuta gold per l’occasione di un possibile sbarco in Francia con la sua versione parigina del meme – avendo già a disposizione il nome della band adattato in Les couleurs. Ma prima di lasciare la madrepatria ci delizia con l’Ama dance in discoteca per riprendere il balletto di Amadeus delle edizioni precedenti, diventato anch’esso un meme. Dopo aver rubato la scena al prossimo artista in gara capiscono che forse forse è giunta l’ora di presentarlo: è il momento di Diodato con Ti muovi. L’outfit ci regala un momento di eleganza sobria, lontana dai glitter e dalle trasparenze a cui ci ha abituato questo Sanremo, ma guardando i suoi capelli notiamo subito l’effetto che ha avuto il parrucchiere designato per il Festival su di lui, forse è questo il motivo per cui quasi tutti gli artisti in gara hanno preferito adottare la carta della fuga. Il suo brano è il racconto di un viaggio, che assume un aspetto intimo, come se fosse sussurrato all’orecchio dell’ascoltatore: ciò che Diodato vuole suggerire è ritrovare il contatto con le cose che ci sembra di aver perso per strada, ma che grazie alla nostra volontà possono tornare ad avere una certa rilevanza. 

Ritorna sul palco Teresa Mannino, che pare essere sul punto di fare un monologo. Ma come? Amadeus non aveva detto che quest’anno non ci sarebbero stati monologhi dei co-conduttori? Il motivo dietro questa eccezione è un mistero, ma la certezza è che ne è valsa la pena. «Le formiche tagliafoglie fanno agricoltura da 50 milioni di anni e non hanno rovinato niente, noi facciamo agricoltura solo da 10.000 anni e abbiamo sfinito il pianeta. Vivono sul nostro pianeta da 150 milioni di anni, noi solo da 2 milioni. [..] Gli animali umani preferiscono il potere su: sugli altri uomini, sulle donne, sui bambini, sulla natura. Anche a me piace il potere, ma il potere di, che ha tutta un’altra energia: il potere di ridere e di farvi ridere.» È proprio sfruttando questo potere, quello di ridere e farci ridere, che la comica siciliana, attraverso toni pungenti e leggeri, ha trasmesso un potente messaggio sull’ancora sottovalutato problema ambientale, oltre che su altre delicate tematiche quali la violenza di genere e lo sfruttamento dei più deboli. «Io non sono disposta ad ignorare le storie che non sono ancora passate, se non è passato non è il momento di passare oltre», conclude la Mannino, guadagnandosi una commossa ovazione da parte del pubblico.

È arrivato il momento dell’attesissimo ingresso sul palco di Mahmood, che dopo aver trascorso troppo tempo con Blanco è tornato sul palco di Sanremo in questa nuova versione sorridente, sicura di sé e ultra chic: il cantante, che ha segnato ogni sua partecipazione a Sanremo con una vittoria, quest’anno è riuscito a conquistare i cuori anche di quella parte di pubblico che fino ad ora non aveva particolarmente apprezzato il personaggio. Alla sua performance abbiamo assistito nel corso della seconda serata; ora è sul palco per presentare l’undicesimo cantante in gara: si tratta di Ghali, che percorre la scalinata con un outfit che ricorda neanche troppo vagamente il re del pop Michael Jackson. Ghali tocca un nervo scoperto con la sua Casa mia, un dialogo serio e disincantato, scritto a quattro mani da un essere umano e un alieno – alieno che non sale mai sul palco, ma che la telecamera non manca mai di inquadrare mentre è nascosto tra il pubblico. Il sound in stile tormentone nasconde un testo da ascoltare e da comprendere, che gira intorno al concetto di casa visto da due punti di vista così diversi da risultare meno distanti di quel che si può credere: un chiaro riferimento a fatti di cronaca attuali, con l’invito ad assumere la prospettiva delle vittime che vivono un massacro imposto dall’alto, piuttosto che a discutere della tematica assumendo i toni dei cori da stadio.

È la volta di Emma a presentare il prossimo artista in gara e lo fa in uno stile che ricorda l’iconica Sharpay Evans: con un vestito rosa firmato Ottolinger impreziosito da gioielli e occhiali da sole di Tiffany&Co. Ne approfitta per lanciare un guanto di sfida ad Angela Brambati dei Ricchi e Poveri per contendersi il ruolo principale nel remake italiano di Barbie, la scelta finale non è poi così scontata come si pensa, tutto è ancora aperto! Si procede presentando il brano dei prossimi artisti in gara, Ricominciamo tutto dei Negramaro, descritto dalla stessa Emma come un canto liberatorio, un atto di speranza che ci viene mostrato come un invito ad avere il coraggio di perdonare se stessi e gli altri, dimenticando ogni preconcetto che la vita ci manifesta nel suo essere sempre imperfetta. Tra Emma e Sangiorgi scatta anche il bacio a stampo e per un attimo abbiamo pensato a quello di Rosa Chemical e Fedez, che fece scaturire non pochi drama da soap opera. Con la partecipazione al Festival dei Negramaro, Amadeus ci ha regalato una delle quote nostalgia di quest’anno facendo leva sulla musica tanto amata degli anni 2000. La band decide di rimettersi in gioco presentando il loro brano per la seconda volta in grande stile con l’esibizione di questa terza serata di Sanremo 2024 riprendendosi a pieni voti dall’esordio di questa edizione. La voce di Giuliano Sangiorgi ci culla e ci trasporta con le note a cui siamo stati abituati negli anni con i loro brani e alle performance indimenticabili che solo i veri intenditori ricorderanno. Momento di panico quando Sangiorgi intona il ritornello del brano citando il titolo «Ricominciamo tutto», con il timore che Amadeus lo possa prendere troppo sul serio ripartendo dal primo cantante in gara ora che siamo quasi alla fine.

Al momento il pericolo di un ritorno all’inizio della gara sembra essere scampato con la presentazione di un volto assai noto nell’ambito cinematografico e teatrale italiano: Edoardo Leo, ora protagonista de Il clandestino, una miniserie targata Rai con la regia di Rolando Ravello di prossima programmazione. Leo, nel parlare dell’importanza della cultura e del rispetto che andrebbe portato per qualsiasi categoria di artista, cita Karl Kraus: «Quando il sole della cultura è basso anche i nani sembrano dei giganti».

La terza serata del Festival di Sanremo 2024 prosegue con l’ingresso di Annalisa che, seppur tutta luccicante, non è abbastanza coraggiosa da seguire l’esempio di Teresa e affrontare le proprie paure (la temibile scalinata), preferendo fare la sua entrata in scena da un ingresso alternativo – d’altronde ce ne sono otto. Annalisa, in veste di presentatrice, chiama sul palco Fiorella Mannoia, che invece la scalinata la fa – e stavolta con tanto di scarpe. La Mannoia si esibisce in Mariposa – da non confondere con Mariposas, quella la canterà Sangiovanni nella serata delle cover con Aitana -, il manifesto di una donna per le donne, un inno alla forza interiore e alla capacità di andare oltre i giudizi e le difficoltà della vita, che si manifesta attraverso l’immagine di una farfalla in volo. La Mannoia, con un brano dalle sonorità che rimandano a tratti al cantautorato di De André, a tratti al pop latino, si riconferma un’artista a tutto tondo, facendo propria una canzone ben diversa da ciò a cui ci ha abituato fino ad ora, ma lasciando una traccia personale ben evidente grazie al suo timbro inconfondibile. Cerca anche di scandire meglio le parole, per rassicurare il pubblico a casa che al primo ascolto aveva udito qualcosa di un po’ troppo veneto per i propri gusti nel testo di Mariposa. Possiamo stare tranquilli: non ha detto quello.

Entra in scena il duo composto da Renga e Nek che, stavolta in veste di presentatori, abbandonano l’alternanza di blu e marrone preferendo la sobrietà del classico completo nero. I due presentano il penultimo cantante chiamato ad esibirsi: Sangiovanni, che dà un’importante lezione di stile ai colleghi, mostrando che piuttosto che salire sul palco con i capelli sporchi sarebbe meglio indossare un pratico cappello. Accogliendo anche la richiesta di aiuto di chi, nel corso della prima serata, aveva scambiato il suo brano per un listening del C2, Sangiovanni scandisce meglio le parole della sua Finiscimi: una lettera dedicata a coloro che cercano il coraggio di dire addio, di chiudere un capitolo e andare avanti nonostante il dolore che questo comporta, superando la sofferenza di un distacco definitivo. Decisamente più convincente rispetto al primo ascolto: probabilmente le ore notturne gli sono più affini. Il ragazzo mantiene – finalmente! – anche la promessa di rendere orgogliosi coloro che l’hanno eletto capitano del proprio Fantasanremo, scambiandosi una matita con gli inaspettatamente preparati Renga e Nek e facendo riapparire la mitica scopa di Gianni Morandi, mentre il legittimo proprietario attende dietro le quinte. 

Siamo – e qualcuno dirà finalmente – giunti al momento di presentare l’ultimo cantante chiamato ad esibirsi in questa terza serata del Festival di Sanremo 2024, e a presentarlo è Geolier, che percorre la scalinata tra gli applausi del pubblico entusiasta, dopo aver trionfato nella classifica della seconda serata. Ad esibirsi sarà, invece, La Sad che, piuttosto che opporsi all’ondata di meme da cui sono stati travolti a partire dalla loro prima esibizione, hanno deciso di cavalcare l’onda, arrivando a cantare con la mitica Orietta Berti in diretta su Viva Rai 2, sulle note di Via dei ciclamini. Il brano presentato al Festival, Autodistruttivo, è stato una bella sorpresa per tutti i nostalgici dei primi anni 2000, ma tratta di un tema che può essere sentito da moltissimi giovani: attraverso sonorità vivaci che rimandano a band quali i Finley e i Sum 41, la canzone racconta la storia di un giovane che vive un rapporto conflittuale con la società e con la propria famiglia, e reagisce alla cosa in modo autodistruttivo. Ciliegina sulla torta della loro performance il furto della borsetta a una signora nel palco, gesto che conferisce un importante bonus al Fantasanremo, ma che fino ad ora nessuno aveva ancora avuto il coraggio di fare. 

Abbiamo dovuto attendere ben oltre la mezzanotte, ma è arrivato finalmente il momento che tutti aspettavamo da quando è iniziata la serata, perché – non prendiamoci in giro! – la vera star è lui: Gianni Morandi! Tornato sul palco con Apri tutte le porte, Morandi riaccende in noi l’energia che ci aveva regalato da concorrente nel Sanremo 2022 – con il dovuto rispetto per Ramazzotti, è facile far alzare tutto il pubblico in piedi in prima serata, ma è quando si riesce a far saltare tutti all’una di notte che si vede chi è un vero mostro da palcoscenico.

Gianni si congeda nuovamente, con sommo dispiacere da parte di tutti; a consolarci, c’è il fatto che sia finalmente giunto il momento dell’apertura degli highlights delle 15 canzoni della terza serata di Sanremo 2024, prima di stilare una classifica priva dei favoriti della Sala Stampa ma ultimata al 50/50 dalla Giuria delle Radio e dal Televoto. Una top five più inaspettata delle precedenti che alcuni fanno ancora fatica ad accettare. Durante il riascolto sembra quasi di conoscerle già tutte, comprese quelle che – a seconda dei gusti musicali – preferiamo meno.

Ed ecco che a pochi istanti dalla chiusura del televoto, Teresa Mannino si prende il suo ultimo spazio da degna co-co di Amadeus facendo notare di non essersi presentata a mani vuote ma con il famigerato pacco da giù direttamente dalla Sicilia. Ricordandoci quali sono le cose importanti che contano: il cibo. Ed è a lei che – dopo l’infinito lasso di tempo che Amadeus ha definito come pochissimi secondi – spetta l’onore di annunciare lo stop al televoto.

La classifica provvisoria della terza serata

Segue il momento più atteso, ovvero la classifica della terza serata di Sanremo 2024 che viene mostrata sullo schermo tra lo sgomento e l’eccitazione palpabile dal pubblico dell’Ariston ad ogni posizione menzionata:

Al quinto posto si colloca Due altalene di Mr Rain, che dopo il posto sul podio dello scorso anno si riconferma tra i favoriti del pubblico di questa edizione. Quarto posto inaspettato per Fragili de Il Tre, artista che, pur non rientrando tra i più noti al grande pubblico rispetto agli altri concorrenti in gara, è riuscito a colpire gli ascoltatori con le toccanti parole del suo brano. Il terzo posto spetta a Fino a qui di Alessandra Amoroso, la cui prima partecipazione a Sanremo è stata ben accolta dai suoi numerosi fan, nonostante le opinioni controverse che la cantante suscita sui social network da qualche anno a questa parte. Si aggiudica il secondo posto Casa mia di Ghali, pezzo che è riuscito a colpire e entusiasmare il pubblico nonostante gli attacchi di coloro che l’hanno definita propagandistica e potenzialmente pericolosa. Non sorprende, invece, la prima posizione di Angelina Mango, il cui brano La noia è stato acclamato a gran voce dalla critica prima ancora della sua prima performance all’Ariston: sarà proprio lei la vincitrice della 74esima edizione del Festival di Sanremo? La risposta non è così scontata, poiché dagli ascolti su Spotify pare esserci, invece, un testa a testa tra chi sta ricorrendo a cinque cellulari per votare Tuta gold, desiderando una tripletta sanremese da parte di Mahmood, e la voce del popolo partenopeo Geolier, che riconferma una rinascita di Napoli agli occhi dell’Italia, che pare star abbandonando gli stereotipi negativi riguardo questa città.

Alla conclusione della terza serata di Sanremo 2024, nonostante i tre sequestri di persona di Amadeus, possiamo definirci carichi per la serata dei duetti e delle cover che ci aspetta stasera, osiamo definirla la più attesa del Festival. Gli artisti che saliranno sul palco saranno così tanti che dietro le quinte dovranno ingaggiare un vigile per dirigere il traffico, viene una vaga idea su quello che potrebbe capitare solo scorrendo i nomi.

Si prospetta ricca – ancora una volta – di un ritorno alla musica delle generazioni precedenti, che vanta della presenza dei Gemelli DiVersi che canteranno il brano Mery del 2002 con l’artista in gara Mr. Rain oltre il sopracitato incontro generazionale tra I Ricchi e Poveri e Paola e Chiara. Sempre per gli amanti del fattore nostalgia, preparate i fazzoletti perché Gazzelle, affiancato dal cantautore Fulminacci, è pronto a farci commuovere sulle note di Notte prima degli esami di Antonello Venditti – per unire gli studenti di tutta Italia con l’avvicinarsi al periodo dei 100 giorni alla maturità. Gli spettatori di Napoli e dintorni saranno sicuramente entusiasti dell’annunciata performance di Geolier, affiancato da altri grandi nomi della scena musicale partenopea – tra cui nientedimenoche Gigi D’Alessio. La Sad sembra voler mantenere il tema portante del brano in gara Autodistruttivo, proponendo un duetto con l’intramontabile Donatella Rettore sulle note del brano Lamette. Cresce la curiosità nei confronti del medley dal titolo Italiano vero, che Ghali interpreterà affiancato dal rapper Ratchopper: pare che Ghali, quest’anno, abbia proprio deciso di voler essere travolto dalle opinioni controverse della stampa.

Parlando di Ghali… per chi avesse spento prima dell’immancabile Aristonello vivamente di recuperarlo. Finalmente Fiorello viene liberato dal suo stato carcerario dando sfogo a ciò che sa fare meglio: finire nel prossimo libro delle papere italiane. Ed è proprio il giovane rapper ad affiancare il conduttore nella sua esibizione sulle note di Fatti mandare dalla mamma di Gianni Morandi. L’ennesimo momento memorabile da custodire in questa settimana piena – a tratti folle – che solo Sanremo può offrire ad un Paese fondato sul trash e sul Festival della musica italiana. Le due cose vanno di pari passo, per chi non l’avesse ancora compreso! E Amadeus conquista, con la sua terza serata di Sanremo 2024 il 60,1% di share, una continua vittoria per il conduttore che farebbe bene a pensare agli artisti da portare nella prossima edizione perché qui non si molla niente ed è pronta una protesta fuori alle porte dell’Ariston che farebbe rimpiangere anche il momento dello sfascio dei fiori di Blanco dell’anno scorso durante la sua ospitata dove presentava il brano L’isola delle rose. Rivolta a cui non parteciperebbero – per motivi non sconosciuti – i Jalisse che potrebbero gioire finalmente del loro momento di gloria presentandosi alla prima edizione del Festival dopo Amadeus, perché diciamolo: c’è un prima e dopo, ed è evidente a tutti i telespettatori!

Scritto da Paola Cannatà e Valentina Pellegrino

Fonte immagine in evidenza: Profilo Instagram ufficiale, foto tratta dalla terza serata del Festival di Sanremo 2024

A proposito di Paola Cannatà

Studentessa magistrale presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale". Le mie più grandi passioni sono i peluche e i film d'animazione Disney, ma adoro anche cinema, serie TV e anime (soprattutto di genere sci-fi), i videogiochi e il buon cibo.

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